SETTIMANA SANTA:Tempo di grazia

La Grazia stupenda del Tempo è quella di farci continuamente vivere esperienze nuove, anche se ripetute. A questa Grazia si aggiunge quella dello Spirito Santo che ha il potere di fare nuove tutte le cose. Insieme, Tempo e Spirito, ci innestano nei giorni stessi della Redenzione, quelli in cui Gesù ama il mondo fino alla morte, incurante dell’odio e dell’indifferenza dei più. Un pane spezzato, un corpo donato, un sepolcro vuoto… Tutti segni, doni e presenza vitali di Cristo! Cominciamo a vivere questa settimana trattandola davvero come santa!

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La Morte aveva finito il suo beffardo discorso e la voce di nostro Signore risuonò fragorosamente nello Sheol, aprendo ogni tomba una per una. Terribili spasimi afferrarono la Morte nello Sheol; dove la luce non era mai stata, raggi brillarono dagli angeli che erano entrati per far uscire i morti a incontrare il Morto che ha dato vita a tutto. “La morte di Gesù è un tormento per me – dice la Morte -, vorrei averlo lasciato vivo: sarebbe stato meglio per me che la sua morte.Qui c’è un morto la cui morte trovo detestabile; alla morte di ogni altro io gioisco, ma la sua morte mi tormenta, e aspetto che torni alla vita: durante la sua vita egli ha fatto rivivere e portato di nuovo alla vita tre morti. Ora attraverso la sua morte i morti che sono venuti di nuovo alla vita mi calpestano alle porte dello Sheol quando vado per trattenerli. Correrò e chiuderò le porte dello Sheol davanti a questo Mortola cui morte mi ha rapinato. Chi sentirà ciò si meraviglierà della mia umiliazione, perché sono stata sconfitta da un Morto venuto da fuori: tutti i morti vogliono andare fuori, e lui insiste per entrare. Un farmaco di vita è entrato nello Sheol e ha riportato i suoi morti indietro alla vita”.

(Efrem il Siro, Inni sulla Risurrezione).

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